Poche piante in vaso non mi davano la misura esatta della magia del passaggio delle stagioni, pensavo questo valutando il piccolo possedimento di succulente del mio balcone cittadino, ora abbandonate ad un inverno solitario. Ma perfino il giardino incastrato tra i palazzi, per quanto ampio, non riesce a rendermi questa meraviglia. Allo stesso modo il ciliegio che cresce davanti alla finestra della mia camera riesce solo a dirmi quando è arrivata la primavera, facendo fiorire per primi i rami liberi dall'ombra dei palazzi. Una voce solitaria.
Ma qui l'autunno è un concerto di mille colori, ogni albero impegnato nel suo personalissimo foliage rimanda una sua nota di colore, un preciso profumo, odore di bosco si direbbe per semplificare, ma è qualcosa di più; ed alcune piante decidono di approfittare di un paio di settimane miti per esibire qualche piccolo fiore dai colori intensi. Così ha fatto la cicoria selvatica, che mi ha permesso di decorare con i suoi petali un'insalata diversamente monocromatica.
Sto imparando a riconoscere le erbe spontanee, a raccoglierle per usarle nei miei piatti, per una tisana mattutina o semplicemente per rallegrare la tavola con qualche rametto profumato.
Sto imparando a riconoscere le erbe spontanee, a raccoglierle per usarle nei miei piatti, per una tisana mattutina o semplicemente per rallegrare la tavola con qualche rametto profumato.
sì, va be', ma rispondi ai commenti però... altrimenti non ci crediamo alla metamorfosi bucolico_pierdana...
RispondiEliminac'è che il web da queste latitudini diventa quasi superfluo :)
EliminaDiventerai uno stregone!
RispondiEliminaHo conosciuto un tipp che dice di essere uno sciamano, magari mi insegna :p
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