lunedì 30 marzo 2020

La primavera se ne fotte


Questo il lapidario commento del Nonno alla faccenda della pandemia. Se avevo ancora qualche dubbio sul fatto che la Terra possa sopravvivere benissimo senza gli esseri umani, ebbene me lo sono tolto. I lavori nell'orto proseguono e Arturo, questo il nome dell'albicocco, fiorisce bellamente al centro di un orto che darà ancora un sacco di lavoro. Intanto anche noi cerchiamo, ognuno a suo modo, di fare come la Primavera.
Gli intoppi tuttavia ci sono stati, ad iniziare dalla famigliola che ha cercato di varcare la proprietà sabato scorso, con la scusa che volevano fare una passeggiata. Ma con la frase 'dagli all'untore' che rimbalzava nella testa, li abbiamo invitati a tornarsene a casa ed abbiamo dovuto nostro malgrado chiudere lo sgangherato cancello, in attesa di tempi migliori.
Disagi del periodo.
Anche l'approvvigionamento di sementi per il semenzaio è stato un problema, parzialmente risolto dal Generoso del Consorzio e da qualche vicino previdente che aveva fatto scorte, ed anche da vari ritrovamenti di vecchie buste senza data. Chissà se poi l'attivazione con gli E.M. avrà fortuna o ci troveremo a contemplare vasetti vuoti..
In ogni caso negli scambi agresti ai tempi del coronavirus ci si muove con la tattica dei sequestratori. Io lascio un cesto là e tu lo vai a prendere e lasci a tua volta nel cesto il corrispettivo dello scambio. Un saluto a distanza ed ognuno torna ai fatti suoi.
Semi di peperoni rossi in cambio di semi di melanzana tonda, patate in cambio di uova. Per ora funziona, in attesa di avere un nostro pollaio a cui attingere.
E poi c'è sempre modo di stupirsi, basta che passino un paio di giorni ed il panorama cambia completamente, e la sedia messa per contemplare il lago e una dolce primavera, diventa inutilizzabile.



7 commenti:

  1. Eh sì, la primavera se ne fotte.
    E il pianeta vive anche meglio senza di noi. Questo è scontato.

    RispondiElimina
  2. hai proprio toccato un tasto cruciale: le sementi.
    grande penuria, me lo ha confermato il parente agricoltore industriale che fortunatamente aveva fatto scorte in tempi non sospetti.
    manca un'appendice al post... quello della raccolta.
    magari ne approfitto per accennarne prossimamente...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dicono che i semi devono essere dell'anno precedente per poter germogliare, in mancanza stiamo provando con i microorganismi effettivi a riattivare quelli vecchi.
      Una nuova sperimentazione che pare dia buoni risultati.

      Elimina
  3. Fortunati quelli che abitano in campagna! Lo dico sempre, ma in questo periodo è più vero che mai. ^__^

    RispondiElimina

I commenti sono graditi quando vengono espressi in modo maturo e costruttivo.