lunedì 24 febbraio 2020

All'acqua della fonte



La fontana del salone eroga acqua della fonte, unica in tutta la struttura, celebrata per la sua purezza. E' lì che si riempiono le caraffe per la tavola e le borracce per quando si va in gita nei boschi, o semplicemente un bicchiere quando si ha sete, lì si prende l'acqua potabile per fare il caffè o le tisane, da lei prendo l'acqua per fare il pane. Acqua buona e fresca che una fonte sotterranea raccoglie in una grande cisterna accanto al dormitorio. Guardiamo alla fonte come a qualcosa di genuino, che ci avvicina ad un rapporto con la natura scevro da chimica ed altri artifici. In tutto questo una volta all'anno l'omino dell'USL passa con le sue provette e ci conferma la sua potabilità.
L'acqua sorgiva la regala la natura, senza chiederci nulla in cambio, se non di lasciare il territorio in cui si raccoglie privo di inquinanti. E' tuttavia una risorsa finita, e nella stagione calda va usata con parsimonia, controllandone il livello nella cisterna per non restare a secco.
E' accaduto nel 2003 quando la grande siccità mise in crisi tutto il sistema idrico, la fonte, le vasche e il laghetto, anche l'approvvigionamento dell'acquedotto entrò in sofferenza e perfino il lago scese a livelli che pochi ricordavano.
Oggi a ricordo di quell'estate rimangono solo gli alberi secchi, così quando decidiamo di andare per legna possiamo tagliarli senza troppi problemi.

4 commenti:

  1. anch'io avrei l'acqua di sorgente in casa... ma l'asl pretende che sia trattata come quella dell'acquedotto o niente potabilità e quindi la si usa negli orti.

    a giudicare dall'effetto prodotto su di te... c'è quasi da pensare di farne un business...: l'acqua della pace:)

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